23.02.2012

Filiera Olivicola Italiana: un nuovo progetto per il mercato

filiera olivicola italianaLo scopo è quello di valorizzare prodotti, sostenere le aziende e i produttori remunerando in modo adeguato tutti gli attori della filiera in un’ottica di rispetto e di trasparenza nei confronti del consumatore.
Al suo interno la società commerciale di filiera sovraintende alle attività di lavorazione, stoccaggio e commercializzazione dell’olio extra vergine di oliva. Tra le attività “non core”, provvede alla raccolta e alla commercializzazione del lampante e dei sottoprodotti, per finalità di produzione energetica con la collaborazione di altre società del sistema Coldiretti.
Attraverso la lavorazione dei sottoprodotti e la loro utilizzazione come elementi nelle energie rinnovabili, si consente, non solo il rispetto dell’ambiente, ma anche il contenimento della contraffazione alimentare. Il tutto in linea con i concetti della: green economy e della social responsability.
Il perno centrale di questo progetto è sempre il produttore, garante del suo prodotto e si “prende cura” del suo campo che rappresenta un bene collettivo e viene condotto con responsabilità, finalizzando il proprio operato nell’interesse comune, in un’ottica di sostenibilità ambientale.
La carica innovativa della filiera olivicola italiana risiede nel “progetto” del produttore, che si presenta al consumatore, in modo trasparente e diretto, con un prodotto che ha certezza di origine, dai sapori tipici dei territori ricreati in un blend unico e realizzato in base alla domanda di mercato. In sostanza nella bottiglia c’è il produttore, la sua storia, il suo lavoro, la sua dedizione alla terra, che esprime attraverso l’identificazione della cultura del paesaggio rurale Italiano.
Nella filiera olivicola italiana se il produttore si occupa del mantenimento del paesaggio attraverso il suo lavoro, acquistando il suo prodotto il consumatore fa una scelta di responsabilità sociale chiara e precisa. Lo stesso avviene quando il produttore si occupa dello smaltimento degli scarti di produzione nel rispetto della natura dell’ambiente; acquistando il suo prodotto il consumatore sposa i valori di sostenibilità ambientale.

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