24.07.2014

TRUFFA OLIO: DECISIVO IMPEGNO ICQRF PER FAR AFFIORARE SCANDALO

Roma – Nella scoperta della truffa dell’olio biologico, emerge chiaro il ruolo svolto dall’ICQRF, l’ispettorato centrale per il controllo della qualità e della repressione delle frodi del Mipaaf, all’uopo delegato dalla stessa procura di Trani. L’alta competenza degli ispettori dell’ICQRF e del loro capo, il dott. Stefano Vaccari, nel lotta al contrasto delle frodi ed a tutela del made in Italy – riporta una nota di Unaprol – è stata decisiva nel far affiorare uno scandalo vergognoso al quale si è giunti grazie, anche,  al rafforzamento di azioni di coordinamento investigativo sostenuto dallo stesso ministro Maurizio Martina.  In Italia, ricorda  Unaprol, il 14% di tutta la superficie coltivata a biologico è olivicola pari a circa 165mila ettari. La produzione Bio risulta maggiormente concentrata in Puglia (33%), Calabria (30%) e Sicilia (11%). Produrre biologico costa di più ma proprio per questo si possono scontare sul mercato prezzi maggiori facendo leva sul concetto di produzione rispettosa dell’ambiente, molto apprezzata anche sotto il profilo etico. L’olio extra vergine di oliva 100% biologico veramente italiano, continua la nota di Unaprol sconta, all’origine, prezzi maggiori che oscillano tra il 15 ed il 20% in più dell’extra vergine convenzionale. Margine di prezzo che al consumo registra aumenti anche del 105%; più del doppio – in pratica – rispetto al prezzo dell’extra vergine convenzionale sullo scaffale degli iper e supermercati.  Il 76% delle vendite made in Italy all’estero, conclude la nota Unaprol,  appartiene alla categoria degli oli di pregio (vergini + extravergini) e vale circa  un miliardo e mezzo di euro.

 

Roma, 24 luglio ’14