25.06.2012

Gargano (Unaprol), bene azione antifrode ICQRF. Serve legge a tutela prodotto

Roma – “I conti non tornano per i prestigiatori del falso olio made in Italy e il tempo a loro disposizione è scaduto”. Lo afferma Massimo Gargano, presidente di Unaprol, commentando positivamente l’azione posta in essere dall’ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali in collaborazione con la guardia di Finanza di Siena, che ha portato al sequestro di oltre 80 mila quintali di falso olio extravergine Made in Italy e all’emissione di 6 ordini di custodia cautelare a carico degli indagati coinvolti.

In Italia, secondo l’osservatorio economico di Unaprol si producono mediamente 500mila tonnellate di olio e se ne consumano più di 700mila.

Del prodotto nazionale il 60%, pari a oltre 300mila tonnellate, è rappresentato da olio extra vergine di oliva. Il restante 40%, pari a oltre 200mila tonnellate è rappresentato da oli di scarsa qualità definiti lampanti. Il 30% degli oli extra vergini, circa 100mila tonnellate, rappresenta l’autoconsumo e la filiera corta di questo Paese. Vale a dire che per il mercato restano circa 200mila tonnellate di prodotto pari a 200milioni di bottiglie di olio extra vergine di oliva e quindi ci sarebbero circa 3,3 bottiglie di vero extra vergine made in Italy a testa per ogni italiano che consuma mediamente all’anno 13Kg di olio extra vergine di oliva.

 “L’olio extra vergine di oliva – sottolinea Gargano è l’unico prodotto perennemente in promozione sullo scaffale italiano dove è facile trovare un tre per due sempre in offerta e quasi te lo regalano. L’azione antifrode posta in essere dall’ICQRF – ha poi aggiunto – fa luce su comportamenti poco trasparenti che ora saranno al vaglio delle autorità competenti. Per questo – ha poi concluso – serve che il disegno di legge MongielloScarpa,  attualmente in discussione al Senato, venga al più presto convertito in legge dello Stato per dare più certezze e informazioni corrette ai consumatori”.

 

 

 

Roma, 26 giugno 2012