Roma – Sulla legge che tutela la qualità dell’olio extra vergine italiano, attualmente all’esame della commissione agricoltura della camera dei deputati, giunge ora anche il sostegno della prestigiosa Accademia dei Georgofili di Firenze. Il suo presidente Scaramuzzi ed il vice Marracchi esprimono l’auspicio che la proposta di legge nr. 5565 della Camera dei Deputati, che recepisce il testo del disegno di legge Mongiello 3211, già approvato dal Senato, sia al più presto licenziato anche dall’altro ramo del Parlamento. Il presidente di Unaprol, Massimo Gargano in un lettura sul testo del disegno di legge tenuta presso l’Accademia di Georgofili, si è dichiarato fiducioso sulla volontà espressa da tutte le forze politiche della commissione agricoltura di Montecitorio, ribadita dall’impegno del relatore della proposta di legge Nicodemo Oliverio (Pd) e manifestata dallo stesso presidente della Commissione Paolo Russo di portare in porto la legge prima della conclusione della legislatura. “Il comparto ne trarrebbe enorme vantaggio a tutela della trasparenza del settore”. Ne è convinto l’Assessore regionale all’agricoltura della Toscana Gianni Salvadori. L’olivicoltura è strategica per l’agroalimentare italiano. Il solo valore della produzione alla pianta vale oltre 2 miliardi di Euro e sviluppa 58 milioni di giornate lavorative all’anno di manodopera agricola. Il consumo di olio di oliva nel mondo rappresenta appena il 3% di tutti i grassi vegetali e il 2% della produzione mondiale. Vi sono quindi enormi potenzialità di crescita in termini di conquista di nuovi mercati; “ma il settore – ha riferito Massimo Gargano – va messo in sicurezza e preservato da frodi e sofisticazioni che in questo disegno di legge vengono fortemente sanzionati e puniti severamente”.
Roma 07 dicembre 2012