29.08.2013

A Puegnago del Garda olio e riforma della Pac. Un incontro di Aipol e Unaprol

Roma – Un evento per raccontare l’olivicoltura del Garda bresciano. A Puegnago del Garda torna in scena la Fiera della Valtenensi che dedica anche in questa 37^ edizione un momento di approfondimento all’olio extra vergine di oliva. Lo fa con un convegno di grande attualità sulla recente riforma della PAC ed il suo impatto sull’olivicoltura italiana. Quello del Benaco è un territorio all’avanguardia per il prodotto simbolo del nostro Made in Italy: l’olio extra vergine di oliva; la Casaliva del Garda bresciano gioca un ruolo determinante nell’economia dei territori che si affacciano sul Lago di Garda. L’olivicoltura in generale ha un suo valore indiscusso rispetto all’ambiente.  Gli olivi gardesani tacciano il profilo del paesaggio circostante rendendolo unico e irripetibile come il fruttato ed il profumo dei suoi oli extra vergini che danno colore e sapore alla tavola degli italiani e di molti altri consumatori in tutto il mondo.

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Nel 2012 sono stati venduti in Italia più di 217 milioni di litri di olio per un valore  di 850milioni di euro. La categoria decisamente più venduta è l’extravergine che concentra il 72% del fatturato con 157 milioni di litri venduti. L’olio di oliva si assesta introno al 13% e l’olio con il marchio “100% italiano” raggiunge una quota  del 12%.
Modeste le performance degli oli Dop-Igp e biologici. Rispetto al 2011 si evidenzia una leggerissima contrazione delle vendite, sia in volume, sia in valore (-1%). Le vendite, soprattutto di extravergine,  si concentrano al Centro Italia ed in Sardegna, dove si riscontra una progressione del 3% sia con riferimento ai volumi, sia ai valori. Nelle altre ripartizioni territoriali si osservano contrazioni abbastanza contenute con un dato positivo per il “100% italiano” nel Sud. Sono le rilevazioni di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano in occasione della Fiera di Puegnago del Garda  dalle quali emerge un dinamismo del settore attraverso l’analisi dei consumi di olio nelle principali aree geografiche italiane nel 2011 e nel 2012. Per quanto riguarda le vendite di olio extra vergine, primeggia la Lombardia con 24 milioni di litri venduti per un valore di 97 milioni di euro, seguita dalla Toscana con 16 milioni di litri per un valore di 60 milioni di euro e dal Lazio con 15 milioni di litri ed un valore di 55 milioni di euro. Le vendite degli oli DOP e IGP si concentrano prevalentemente nel Nord Italia dove spicca, ancora una volta, la Lombardia con quasi 738 mila litri venduti per un fatturato di circa 8 milioni di euro. Le vendite di olio extravergine biologico raggiungono il massimo delle vendite in Lombardia con 483mila litri venduti per un fatturato di circa 4 milioni di euro. Buoni risultati anche in Veneto con 218mila litri venduti ed un fatturato di 1,6 milioni di euro, in Emilia Romagna con 210mila litri ed un fatturato di 1,7 milioni di euro ed in Toscana con 206mila litri ed 1,6 milioni di euro. Per quanto concerne il 100% italiano è la Toscana con 7 milioni di litri e un fatturato di  23 milioni di euro ad avere la prima posizione.  I prezzi praticati nella GDO per l’olio extra vergine tra il 2011 ed il 2012 sono risultati sostanzialmente stabili. Gli attuali prezzi delle categorie di maggior pregio, tranne il caso degli oli Dop e Igp (in alcuni contesti), mettono in evidenza la necessità di strutturare adeguate strategie di filiera, in grado di supportare al meglio le produzioni e valorizzarle anche all’interno della GDO.  Sono 600, intanto, le filiere tracciate da Unaprol con circa 7mila aziende in tutta Italia già pronte per il mercato. Sono in grado di soddisfare le esigenze di consumatori più esigenti ed evoluti sul piano della tracciabilità del prodotto con garanzie di origine certa ed alta qualità certificata.