Durante l’incontro, il Presidente del gruppo ha acconsentito a far inserire all’ordine del giorno il parere di un tecnico, su richiesta del mondo industriale, senza alcuna comunicazione preventiva e senza dare la possibilità di replica a una controparte che rappresentasse le istanze del mondo agricolo. Tale esperto ha attaccato duramente il panel test sollevando critiche sulla scientificità del metodo e chiedendo l’eliminazione delle sanzioni per chi non rispetta i parametri stabiliti dalla “prova regina”, quella organolettica. “Purtroppo, ancora una volta, registriamo un durissimo attacco al panel test, imprescindibile pilastro per tutelare la qualità del settore olivicolo, garantire la trasparenza e difendere produttori e consumatori dalle frodi e dalle contraffazioni – spiega David Granieri, presidente Unaprol – E’ inaccettabile ciò che è accaduto sia per il metodo adottato, sia per le tesi esposte. La scientificità del panel test, che si basa su procedure e calcoli matematici ripetibili e non condizionabili, è stata comprovata e si basa su un rigido regolamento stilato dall’Ue e dal COI. E’ necessario che l’Italia, il Paese della biodiversità in olivo, con oltre 530 cultivar e il primato europeo per oli extra vergine di oliva DOP e IGP, si ponga come baluardo a difesa del panel test. Per questo trovo sconcertante la posizione di Assitol, l’associazione delle multinazionali che calpestano la dignità dei produttori italiani”.