07.05.2009

Da Regione del Garda olivicoltura di frontiera

Verona –  La pianta dell’olivo rappresenta un tratto distintivo e caratterizzante del paesaggio del lago di Garda e di tutto il Nord-Est dalla zona dei laghi lombardi, del Benaco fino al Friuli Venezia Giulia, caratterizzata da oli extra vergini di grande pregio e di suprema eccellenza.L’olio extra vergine di oliva diventa in questa zona cerniera tra due culture culinarie quella del Nord Europa e quella Mediterranea, diventando sempre più il protagonista della tavola degli italiani. 

Nel Veneto coinvolge attualmente circa 7.000 aziende. Cinquemila circa gli ettari coltivati ad oliveto di cui il 40% interessato alla produzione di olio a  denominazione di origine protetta.
La maggior estensione olivicola è in provincia di Verona  con ben l’80% della superficie olivicola regionale, dove risultano particolarmente vocate la sponda orientale del Benaco, la Valpolicella, la Val Pantena e le valli dei Monti Lessini. Le altre province coinvolte, seppur con investimenti molto minori, sono Vicenza, Padova e Treviso, con produzioni pregevoli specialmente nella valle del Brenta, a sud delle pendici dei Colli Berici, e in alcune aree dei Colli Euganei.

I dati emergono dalla scenario economico di Unaprol, presentato alla vigilia della XXXV assemblea generale del consorzio olivicolo italiano in occasione del dibattito “creare valore, generare sviluppo” in corso a Castelnuovo del Garda (VR).

Nonostante la scarsa superficie complessiva delle coltivazioni d’ulivo della regione, la produzione risulta di elevata qualità, rappresentata in prevalenza da oli extravergini dalle caratteristiche largamente apprezzate sui mercati per l’aroma fruttato e la bassa acidità del prodotto.


Nel territorio regionale si producono due oli extravergini DOP: Garda e Veneto, quest’ultimo nelle sottodenominazioni Valpolicella, del Grappa, Berici ed Euganei che presentano un’ottima posizione di mercato con quotazioni soddisfacenti. Le province del Veneto hanno prodotto nell’ultima campagna olearia 1.330 tonnellate di olio di pressione, la cui tipologia è rappresentata in maniera esclusiva dalla categoria extravergine.

In provincia di Trento, la coltivazione specializzata dell’olivo si localizza nella zona dell’Alto Garda dove si coltivano circa 400 ettari di oliveto. La produzione di olive nell’Alto Garda trentino, negli ultimi anni ha registrato una media intorno ai 10 mila quintali, raggiungendo il picco dei 12.500 quintali nella campagna del 2007. La produzione di olio nella campagna 2007/08 è stata di 2.384 quintali. Le varietà di olivo più diffuse sul territorio trentino sono “Casaliva” e “Frantoio”.

In Lombardia, la superficie investita ad oliveto è di 2.388 ettari, di cui il 28% interessata alla produzione di oli a denominazione di origine protetta. 1.797 il numero di aziende complessive, il 70% dislocate tra la provincia di Brescia e Bergamo, mentre l’88% dell’olivicoltura lombarda coincide con la superficie investita ad oliveto nella sola provincia di Brescia.

Nel panorama dell’olivicoltura nazionale l’olivicoltura lombarda rappresenta una piccolissima nicchia di alta qualità, dove si coltivano varietà “leccino”, “pendolino”, “frantoio”, “casaliva”, “bresa”, “moraiolo”.

Nella provincia di Trieste gli ettari coltivati a olivo ora sono circa 120. I Comuni interessati sono: San Dorligo della Valle, in cui è presente più del 50% degli uliveti. Muggia, in cui la coltivazione del’ulivo è presente in maniera significativa. Trieste e Duino-Aurisina dove è ancora piuttosto ridotta e limitata alle aree con microclima più favorevole. Sgonico e Monrupino, nei quali tale presenza si riduce poi ulteriormente a causa delle condizioni climatiche meno adatte a questa pianta. La produzione di olive si attesta intorno ai 7.000 quintali, la resa si aggira intorno al 20%. I frantoi attivi attualmente sono sei.

Piccola area produttiva ma di grande pregio con una denominazione di origine protetta già riconosciuta dall’UE. E la DOP Tergeste. Si produce nei comuni della provincia di Trieste: Muggia, San Dorligo della Valle, Trieste, Duino-Aurisina, Sgonico e Monrupino. Le sue caratteristiche sono acidità: 0,50% massima; colore: oro verde; odore: fruttato medio con sentori di mandorla; sapore: fruttato deciso e piccante con note leggermente amare.

Piccole produzioni ma di grande pregio che contribuiscono a rendere l’italia ed il Nord-Est la patria dei mille sapori degli oli extra vergini di oliva di alta qualità.

 

 

Castelnuovo del Garda (VR) 8, maggio ’09

 

 

Seguono le schede dell’olivicoltura del Veneto, di  Trento e della Lombardia

 

Veneto: distribuzione provinciale della superficie e della produzione di olive

 

Superficie Totale ( ha)

 Superficie in produzione  (ha)

% su totale regione

resa (Ql./ha)   

Produzione totale (Ql.)

% su totale regione

Verona                  

3.620

3.502

79,3%

16,5

57.852

79,3%

Vicenza                 

425

347

7,9%

20

6.940

9,5%

Treviso                 

483

345

7,8%

12,5

4.313

5,9%

Padova                  

380

220

5,0%

17,5

3.851

5,3%

VENETO

4.908

4.414

100,0%

16,5

72.956

100,0%

 

 

 

Trento: il settore olivicolo trentino in cifre

OLIVE DA OLIO

 

 

 

numero aziende

Superficie Totale ( ha)

 Superficie in produzione  (ha)

resa (Ql./ha)   

Produzione totale (Ql.)

 

Produzione di olio (Ql.)

TRENTO

1.175

384

375

33,4

12.500

 

2.384

 

 

 

Lombardia: distribuzione provinciale della superficie e della produzione di olive

 

Superficie Totale ( ha)

Superficie in produzione  (ha)

% su totale regione

resa (Ql./ha)   

Produzione totale (Ql.)

% su totale regione

Como                           

83

83

3,5%

15

1.245

2,3%

Bergamo                       

132

127

5,4%

17,3

2.194

4,1%

Brescia                       

2.052

2.050

87,4%

24,4

50.042

92,4%

Mantova                       

24

20

0,9%

14,5

290

0,5%

Lecco                          

97

65

2,8%

6

390

0,7%

LOMBARDIA

2.388

2.345

100,0%

23,1

54.161

100,0%

 

Elaborazione osservatorio economico Unaprol su dati Istat