Roma – Italiani golosi anche di olive da tavola. Ne consumiamo mediamente tre chili a testa ogni anno, ma solo un terzo di quelle che finiscono sulle nostre tavole è prodotto nel nostro Paese.
Scatta anche per le olive da mensa l’operazione trasparenza. A lanciarla è l’Unaprol, consorzio olivicolo italiano, che dopo la campagna per i consumatori con la filiera agricola tutta italiana a favore dell’indicazione dell’origine obbligatoria in etichetta degli gli oli extra vergini di oliva, propone – ora – il progetto delle filiere tracciate delle vere olive da mensa italiane.
“E’ un’iniziativa per distinguere sul mercato il vero prodotto italiano da quello falsamente spacciato come made in Italy”. Ha riferito Massimo Gargano presidente di Unaprol che aggiunge “puntiamo con il consorzio I.O.O.% qualità italiana ad organizzare l’offerta delle prime filiere tutte agricole e italiane delle olive da mensa, aiutando le imprese a raccontare sul mercato mondiale la storia di questo prodotto a partire dalla pianta fino alla tavola dei consumatori”.
L’Italia, secondo l’osservatorio economico di Unaprol, produce mediamente ogni anno circa 68 mila tonnellate di olive da tavola. Siamo il terzo Paese produttore in Europa dopo Spagna e Grecia, ma importiamo più della metà delle olive da mensa che consumiamo e ciò provoca un saldo negativo della nostra bilancia commerciale con l’estero. Circa il 70% della produzione nazionale si raccoglie tra Sicilia (45%) e Puglia (25%). Si tratta, però, di una produzione di grande pregio e ad alto valore aggiunto nella quale si distinguono già tre denominazioni di origine protetta: Nocellara del Belice, Bella della Daunia e Oliva Ascolana del Piceno.
Le potenzialità di crescita del mercato delle olive da mensa sono ampiamente incoraggianti. “Per questo – ha concluso Gargano – le imprese che hanno già registrato i primi segnali positivi di un mercato più attento alla qualità e all’origine certa del prodotto, ora intendono cogliere l’opportunità del consorzio I.O.O.% qualità italiana per agganciare, al successo nel mondo del vero extra vergine di oliva italiano, anche l’alta qualità tracciata delle olive da mensa made in Italy”.
Roma, 1° aprile 2010