27.06.2013

PAC – SANDALI (UNAPROL) “da negoziato UE migliore proposta per olio di oliva (1° lancio)”

Roma – L’accordo sulla riforma della Politica Agricola (PAC) non danneggia il settore dell’olio di oliva. Da una analisi effettuata dall’osservatorio economico di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano emerge che tra le misure approvate vi è quella introdotta dall’art. 113B che regola le trattative contrattuali nel settore. Salva La norma stabilisce che le organizzazioni dei produttori del settore, riconosciute ai sensi dell’art. 106, che perseguono obiettivi di concentrazione, approvvigionamento e immissione sul mercato dei prodotti realizzati dai propri soci, possono negoziare – per conto dei propri membri – contratti per la fornitura di olio di oliva di parte o di tutta la produzione aggregata.
Il volume della produzione di olio di oliva che può essere gestito con il sistema di relazioni contrattuali tramite le organizzazioni dei produttori non deve superare il 15 % della produzione totale nazionale di tale Stato membro.
“Questa opportunità – ha riferito Pietro Sandali direttore generale di Unaprol – consentirà di migliorare il processo di integrazione all’intero della filiera dell’olio di oliva e aumenterà il potere contrattuale delle organizzazioni di produttori sul mercato che è uno degli obiettivi dalla riforma della PAC”.

(M.B.)

Roma, 27 giugno 2013