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NO AL VETO ASSITOL SU IMPIEGO SANSE PER BIOGAS, A RISCHIO CHIUSURA FRANTOI ITALIANI

Roma, 25 settembre 2020 – La sospensione degli ecoincentivi destinati agli impianti per la produzione di biogas, fortemente caldeggiata da Assitol, sta causando la rescissione da parte di tali impianti dei contratti di conferimento a titolo oneroso delle sanse umide provenienti dai frantoi oleari. L’impossibilità per i frantoi di conferire le sanse umide come matrici per la produzione di biocarburante avanzato, sta facendo sì che queste, da risorsa economica, si trasformino in un costo netto, sia dal punto di vista monetario che ambientale.

300 milioni fondo Xylella, pagamenti automatici con Agea per garantire gli olivicoltori

La Regione Puglia ha siglato un importante protocollo d’intesa con Agea, mentre si appresta ad avviare tutte le misure d’attuazione del piano per la rigenerazione olivicola del suo territorio. Si tratta di uno strumento strategico che vale 300 milioni di euro, a favore di un’olivicoltura duramente colpita in questi anni dalla Xylella fastidiosa. Rapidità, trasparenza ed efficienza dei controlli dovranno essere le parole d’ordine al fine di mettere gli olivicoltori in condizione di ricominciare a produrre al più presto.

STOP A EXTRAVERGINE “ALLARGATO”

Granieri: stringere maglie su criteri qualità con acidità sotto lo 0,4% Bisogna stringere le maglie dei criteri di qualità garantendo la definizione di “extravergine” solo agli oli di oliva migliori con un tasso di acidità sotto lo 0,4% dimezzandolo rispetto allo 0,8% attuale. E’ quanto chiede Unaprol (il consorzio nazionale degli olivicoltori) in occasione del tavolo di confronto con il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova sul problema del crollo dei prezzi causato dai prodotti spagnoli e tunisini che stanno invadendo il mercato con quotazioni poco sopra i 2 euro al chilo che stanno trascinando al ribasso gli oli di alta qualità italiani con una caduta delle quotazioni del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Crisi olio: -40% alla produzione

Non è più tempo di analisi, occorrono misure concrete.La campagna olivicola è in pieno svolgimento, e i dati confermano che - nonostante la produzione non abbia ancora raggiunto il migliore potenziale produttivo - i prezzi registrano un ribasso del 40%, creando seri problemi agli olivicoltori. Attualmente il prezzo alla produzione dell’olio al chilo si aggira intorno ai 3.20€, rispetto ai 5€ dello scorso anno. La produzione italiana è stimata complessivamente, a livello nazionale, intorno alle 320.000 tonnellate di olio.“Non è più il tempo delle analisi, la situazione del comparto olivicolo la conosciamo tutti - sottolinea Granieri, presidente di Unaprol - chiediamo quindi alle Istituzioni, all’IOC (International Olive Council) e all'Unione Europea, di attivarsi in modo celere e concreto con misure radicali, per risolvere una situazione che sta diventando sempre più critica”.